Artisti italiani in Turchia

Artisti italiani in Turchia

Non dobbiamo certo meravigliarci se anche diversi artisti italiani furono attratti dall’Oriente e da Costantinopoli.

Molti artisti usarono solo la fantasia per riportare nei propri dipinti squarci di questa affascinante città, altri ci andarono in visita insieme agli ambasciatori, alcuni decisero di avventurarsi in questi luoghi per proprio conto ed altri riuscirono ad ottenere importanti incarichi a corte dando così una grande svolta alle proprie carriere.
Infatti, durante il periodo ottomano, i sultani incaricavano spesso artisti stranieri per la realizzazione di grandi opere in diversi ambiti, poichè veniva data molta importanza alle varie categorie inerenti all’arte.

Artisti diversi con lo stesso destino

Fausto Zonaro

Assedio di Costantinopoli
Assedio di Costantinopoli

Uno di questi fu il pittore italiano Fausto Zonaro che arrivò a Costantinopoli nel 1891 grazie a sua moglie Elisa che dopo aver visto questa città nell’opera di Cesare Biseo, la riteneva una grande risorsa per la carriera di un pittore. Dopo pochi anni, infatti, nel 1896, venne nominato “pittore di corte” ed il sultano dell’epoca Abdulhamid II gli commissionò una serie di opere aventi il tema della gesta di Maometto II.
Realizzò più di mille dipinti durante i suoi anni a Istanbul, avendo come tema donne dell’harem, scene di guerra, scene storiche, paesaggi e ritratti. Tra le sue opere vi sono: “Hücum (L’Assalto)”, “Ertuğrul Alayı (Reggimento di Ertuğrul)”, “Sürre Alayı (Corteo dei doni)”, “Valide Camii (Moschea della regina madre)”, “Bayram (La festa)”, “Tulumbacılar (I pompieri)”, “Gün Doğarken Balıkçılar (Pescatori all’alba)”, “Kayıkta (Sulla barca)”, “Odalık (Odalisca)”, “Ney Çalan Derviş (Derviscio che suona il ney)”, “Arzuhalçiler (Scrivani pubblici)”, “Erdemli Dervişler (Dervisci Casti), “Doğuluların Ahengi (L’intesa/L’armonia degli orientali)”.
Le sue opere si possono ancora oggi ritrovare per esempio, nel palazzo imperiale di Dolmabahçe o in quello di Topkapı.
Zonaro fu l’ultimo pittore di corte visto che, in seguito al colpo di stato ed alla deposizione del sultano, si ritrovò a dover tornare in Italia nel 1909.

Raimondo Tommaso D’Aronco

Mausoleo di Şeyh Zafir
Mausoleo di Şeyh Zafir

Questo architetto lavorò per molti anni a Costantinopoli poichè a partire dal 1894, in seguito al terremoto, fu incaricato sempre dal sultano Abdulhamid II per la ricostruzione della città. Realizzò pure la residenza estiva dell’ambasciata italiana ad Istanbul.
Tra le sue opere che presentano approci e stili diversi vi sono: la ristrutturazione del posto di polizia Aziziye a Galata, la Fontana del Tulipano “Laleli Çeşme” a Kuledibi, mausoleo di Şeyh Zafir, Bibilioteca e relativa Fontana, moschea di Karaköy, la stalla, il maneggio e le fontane della scuderia del sultano nel palazzo Yıldız, Officina Reale di Maiolica, casa Botter a Fenerbahçe, Collezione di Armi e Padiglione della Biblioteca ad Arnavutköy per il Ministro dell’Interno, Memduh Pascia’, palazzo Huber a Yeniköy, Casa Cemil a Kireçburnu, il museo giannizzero (Yeniçeri Müzesi), (Tarım, Orman ve Maadin Nezareti binaları) (edifici dei ministeri dell’Agricoltura, delle Foreste e delle Miniere(l’attuale edificio del rettorato dell’Università di Marmara) e la fontana di Abdülhamit II a Maçka, Sultan Tıp okulu (Scuola Reale di Medicina) (all’interno dell’attuale Università di Marmara) ve Haydarpaşa Numune Hastanesi (Ospedale Modello a Haydarpaşa).
Come Zonaro, quando fu deposto il sultano, nel 1909, tornò in Italia.

Philippe Bello

Questo artista arrivò a Istanbul nel 1893 e come gli altri colleghi precedentemente nominati, vi rimase fino al 1909. Tra i suoi lavori dove spiccano molti aspetti di Costantinopoli vi sono: “Türk Mezarlığı” (il cimitero Turco), “Türk Kayakçılar” (Gli sciatori turchi), “Hamalların Oyunu” (Il gioco dei facchini), “Kırda Türk Kadınları” (donne turche in campagna) e “İstanbul Limanından Görünüm” (Vista/Veduta del porto di Istanbul)”.

Leonardo De Mango

Veduta dall'isola grande
Veduta dall’isola grande – Leonardo de Mango

De Mango lavorò a Istanbul nello stesso periodo degli artisti nominati sopra, essendo arrivato qui nel 1883 e dove visse per 47 anni.
Dipinse scene dai quartieri di Fener, Eyüp, le isole dei principi, Büyükdere, Göksu, il corno d’oro e li vendette soprattutto agli europei che vivevano lì.
La sua opera “Büyükada’dan Deniz Görünümü” (Vista/Veduta dall’Isola Grande) si trova a palazzo Chigi a Roma.

Gentile Bellini

Maometto il Conquistatore - Gentile Bellini
Maometto il Conquistatore – Gentile Bellini

Questo pittore fu mandato nel 1479 dalla Repubblica di Venezia a Istanbul affinchè dipingesse il ritratto del Sultano Maometto il Conquistatore. Il sultano prima di dargli il permesso per la realizzazione del proprio ritratto, desiderò vedere la sua abilità di pittore facendogli dipingere i ritratti di diverse persone a corte. Uno di questi è “Oturan Katip (Il segretario seduto)”. Il ritratto del sultano, invece, si trova alla National Gallery di Londra.

Salvatore Valeri

Il pittore Salvatore Valeri giunse a Istanbul nel 1880 e vi rimase a lungo, fino al 1915 lavorando pure come insegnante. Infatti, gli fu conferito il nome di “Şehazadelerin öğretmeni” (Insegnante dei principi) visto che insegnò la sua arte ai figli del sultano Abdulhamid II. Si specializzò nella creazione di ritratti mirando a riflettere soprattutto il mondo interiore dei suoi soggetti. Aspetto che si nota appunto nei suoi dipinti più importanti di Istanbul: “Sucu (Acquaiolo)”, “Çingene Kadın (La zingara)”, “Seyyar Kundura Tamircisi (Il calzolaio ambulante)”, “Oynayan Çingene Kadın (zingara che balla)” ve “Gitar Çalan Adam (l’uomo che suona la chitarra)”.
Poichè rimase ad insegnare per 25 anni in Turchia, ebbe una notevole influenza anche sui pittori turchi.

Giovanni Brindesi

Venditori di Simit - Giovanni Brindesi
Venditori di Simit – Giovanni Brindesi

Questo pittore raggiunse tra il 1850 ed il 1877 la fama dipingendo scene di vita di Costantinopoli che furono poi raccolte in due album: “Anciens Costumes Turcs de Constantinople” e “Souvenir de Constantinople” dove si possono trovare gruppi di figure con abiti tipici di quel periodo, il sultano Mahmud II, i soldati, i marinai, scene di campagna a Göksu, donne dell’harem, il caramellaio davanti alla torre di Galata. Gli originali di tali opere si trovano nel palazzo Topkapı e nella biblioteca dell’Università di Istanbul.

Cesare Biseo

Arrivò a Istanbul nel 1878 con l’intento di creare illustrazioni di Costantinopoli per l’omonimo libro di Edmondo de Amicis che dopo il viaggio a Istanbul nel 1874, ne era rimasto affascinato e che fu quindi pubblicato nell’edizione illustrata nel 1882.

Illustrazione per l'opera di Edmundo de Amicis - Costantinopoli
Illustrazione per l’opera di Edmundo de Amicis – Costantinopoli

Alberto Pasini

Dopo aver visitato l’Asia minore ed in particolare Istanbul nel 1868, potè riflettere sui quadri ciò che aveva conosciuto a fondo di persona.

Mercato a Costantinopoli - Alberto Pasini
Mercato a Costantinopoli – Alberto Pasini

Fonti:

AKADEMİK BAKIŞ DERGİSİ, N: 30, Maggio – Giugno 2012, İktisat ve Girişimcilik Üniversitesi, Türk Dünyası– KIRGIZİSTAN